sabato 5 maggio 2012

Samsung Galaxy S3 (e simili): belli, ma...

Gli schermi troppo grandi possono essere un problema.
Qualche giorno fa, Samsung ha presentato il suo ultimo gioiellino top di gamma. Il Galaxy S3 si fa portatore di innovazione e tecnologia, con specifiche hardware di tutto rispetto e comparto software più che adeguato ai tempi. In linea con le pretese di Samsung e degno successore del Galaxy S II, il nuovo arrivato vuole perpetrare il compito di "iPhone killer", come qualcuno fieramente ricorda.


Tuttavia, io personalmente non capisco le strategie di marketing di Samsung (ma anche di HTC, LG e altri marchi presenti nel settore), soprattutto in merito allo studio del prodotto in sè e, in particolare, riguardo le dimensioni degli schermi. Premetto che io sono un felice possessore di uno smartphone Samsung con 4" di schermo e, quindi, noto (seppur in via marginale) questo "problema". Da qui, nominerò solo Samsung (e non altre aziende come quelle già citate) perché è il punto di riferimento più adatto per sviluppare l'argomento.

Come suggerisce l'immagine, Samsung ultimamente ha sfornato, tra gli altri, cellulari dalle dimensioni particolarmente importanti. Il Galaxy S II ha uno schermo dalla diagonale di 4.3", il Galaxy Nexus 4.65", il Galaxy S3 4.8" e (pazzesco) il Galaxy Note 5.3". I vantaggi di schermi così ampi sono evidenti: caratteri più grandi e leggibili, le immagini si apprezzano di più, i video idem e i giochi si giocano meglio.

Mentre Samsung piazza sul mercato schermi sempre più ampi, Apple ha mantenuto i 3.5" dal gennaio 2007 ad oggi, e l'unica cosa che ha modificato è stata la quantità di pixels per ogni pollice (ppi): da 163 a 326.
Domanda: perché?!

Giustamente, mentre gli schermi diventano più grandi, le nostre mani sono sempre le stesse e non siamo dotati dei poteri di Mr. Fantastic (off topic: poi non chiedetevi perché Jessica Alba, nel film, se lo sposi...).
Io mi chiedo come si faccia a tenere in (una) mano lo smartphone da 4.8": per scrivere un sms avrei bisogno di due mani e non sempre è comodo. E poi, come faccio a raggiungere con il pollice l'angolino in alto a sinistra (o a destra, per i mancini) dello schermo? Anche in questo caso, dovrei usare due mani e non sempre è comodo.

Le persone più tecnologiche (ma anche i businessmen che vogliono tirarsela), di questi tempi, hanno sia uno smartphone, sia un tablet. Per la mobilità più spinta c'è il telefono, per una mobilità leggermente compromessa c'è il tablet.
Apple ha capito molto bene questo concetto e ha pensato prima l'iPhone, poi l'iPad: schermo piccolo che sta ovunque, schermo grande che ti fa fare quasi tutto quello l'utente medio desidera fare.
Samsung (forse) ha ugualmente capito, ma ha preferito fare di testa sua (si vedano le millemila dimensioni per cellulari e le 4 taglie dei Galaxy Tab). Oppure c'è sotto qualche altro vantaggio che io non riesco a cogliere.

Penso che 4" per il cellulare e 10" per il tablet siano taglie ottimali, ma come disse qualcuno: de gustibus non est disputandum

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