venerdì 25 maggio 2012

Il futuro del calcio passa dalla Lega Pro

Il futuro del calcio passa attraverso l'innovazione e l'innovazione passa attraverso le infrastrutture. Calcisticamente parlando, l'Italia è uno, se non due, passi indietro rispetto agli altri paesi europei sul fronte stadi e sul modo di concepire quello che i più giudicano lo sport più bello del mondo. A dare la svolta ci sta provando la Lega Pro che con gli ultimi provvedimenti sembra aver trovato la via giusta per migliorare il livello del calcio di casa nostra. Due le sostanziali novità uscite dall' Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni sportive: stadi senza barriere e la S-Card.
Nell'accordo sottoscritto dal DG della Lega Pro Ghirelli e dal presidente dell'Osservatorio Ciullo si parla, come anticipavo sopra, della Supporter Card, una "tessera del tifoso" di nuova genereazione. La S-Card sarà consegnata in modo più agevole ai sottoscrittori e permetterà loro di avvalersi di sconti. Quali vantaggi porterà? Questo lo scopriremo solo vivendo e qua colgo l'occasione per spezzare una lancia in favore della tessera del tifoso. Arrivare ad essere "schedati" ha permesso di ridurre gli incidenti e solo chi ha avuto la coscienza sporca ha protestato e inveito contro questa scelta dell'allora ministro Maroni.

Il secondo punto dell'incontro è quello che riguarda gli stadi. Prima di raccontarvi i contenuti dell'accordo vi invito a chiudere gli occhi e pensare ad un qualsiasi stadio inglese: tifosi e giocatori sono a contatto, nessuna vetrata divide gli spalti dal manto erboso. Strutture nuove e di proprietà, il che vuol dire introiti netti per le società e incremento delle attività commerciali. In Italia però siamo ancora all'età della pietra con infrastrutture vecchie e non a norma. Impianti che sembrano cattedrali del deserto e pochi soldi da investire. Ultras è una parola che fa paura, ma per far tornare il calcio uno sport civile fatto da persone e non da animali, la Lega del presidente Macalli vuole diventare "il laboratorio della sicurezza". A partire dalla prossima stagione, infatti, alcune piazze come L'Aquila, Perugia, Catanzaro e Cremona disputeranno il campionato "senza barriere", per permettere e coinvolgere sempre di più il tifoso. In ogni stadio sarà poi presente il GOS (Gruppi Operativi Sicurezza).

Siamo solo all'inizio e di strada da fare c'è ne parecchia. Questi accordi fanno ben sperare. Ancora una volta il calcio delle "serie minori", anche se è un insulto definire così la Lega Pro, insegna e da uno schiaffo ai grandi. Lo sport è civiltà, sia ben chiaro a tutti.

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