martedì 5 giugno 2012

La Fornero, i giornalisti, la Vox Populi: il mondo è troppo piccolo per tutti

Fanno discutere, negli ultimi giorni, le parole della Fornero riguardo l'equiparazione dei dipendenti privati e dei dipendenti pubblici. Per chi se lo fosse perso, rimando a questo brevissimo articolo di mera cronaca del Sole 24 Ore. In sostanza, Elsa dice: "auspico una parità tra pubblico e privato". 
Poi arrivano i giornalisti, che fanno scoppiare la vera lotta d'opinione, e si lanciano per primi nella mischia, prima con articoli meramente di cronaca (come quello sopra linkato), poi anche di opinione (e 1, 2, 3, solo il Giornale, in 3 giorni, fa tripletta). Per inciso, ci tengo a sottolineare che, nonostante la mia simpatia per il Sole e nonostante il mio odio incontrastato verso Sallusti e i suoi scagnozzi, non intendo qui dire che uno sia migliore dell'altro: di certo, hanno la loro rispettabile audience. 

Ebbene, voi avete letto che la Fornero ha dichiarato (senza riguardo) il proprio odio verso i giornalisti? Giornali come il Corriere o come il Fatto Quotidiano, nei loro articoli, riportano la breve cronaca della falsa disputa tra Elsa e Filippo, senza menzionare tale minaccia... ma lo vedete anche voi quell'elemento embedded nella pagina, un fastidioso puntino nero tra le righe, che può essere cliccato per dare il via ad un video? Se avete voglia (ma so che non ne avete), ascoltate il video: parte subito con la minaccia in questione, per poi soffermarsi sul resto delle domande dei giornalisti. Anzi, no, prima guardatelo e poi ascoltatelo. Infatti, per chi gode e disponde di entrambi i doni, la vista prevale sull'udito e, guarda caso, la fastidiosa scritta appare proprio durante le dure ammonizioni della Fornero.
Sarà una mia paranoia, ma l'impressione è che i giornalisti si impegnino molto bene quando è ora di nascondere i loro errori. Peccato, all'opinione pubblica forse dovrebbe interessare qualcosa circa la loro fonte di informazione.
Poi arriva la Vox Populi, che, apparentemente dotata della cosiddetta zero intelligence (nessuna razionalità, nessun ricordo, nessun apprendimento), si lascia influenzare da ciò che scrivono i giornali e pure ci ricama sopra. Ne risulta che se già la fonte di informazione distorce la realtà (e qui assegno un cartellino giallo a Ballarò), allora la popolazione arriva a conclusioni spesso infondate e prive di una qualsivoglia razionale e non soggettiva motivazione.

Nessuno si preoccupa, nessuno si fa qualche domanda riguardo il messaggio originale che doveva essere trasmesso. Nessuno si chiede quali fossero le vere cose che intendeva dire la Fornero (o chiunque altro nel governo ma, dato il suo incarico, Elsa sembra essere la preferita nella squadra di SuperMario). In tal senso, vi segnalo la puntata di Che Tempo che Fa in cui Fazio intervista direttamente il ministro. Non intendo difendere il ministro. Intendo invece sottolineare la differenza che c'è nel sentirla parlare direttamente, senza il "rumore" giornalistico. Chiunque (anche il vecchietto della bocciofila che, senza colpa, non ha una laurea in economia) riuscirebbe a formare opinioni diverse (forse migliori) se sentisse direttamente, senza intermediari distorcenti, le parole da polemizzare.

Insomma, non si elimini il mezzo, ma almeno lo si pretenda ottimo e con chiare (anzi, chiarissime) distinzioni tra cronaca e opinione. 

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