venerdì 8 giugno 2012

Fiero di essere Italiano perché... perché?


Cosa significa essere italiano? Un italiano, se e quando pensa alla sua identità nazionale, a cosa pensa esattamente?



Ho cominciato questo articolo con la sua fine. Probabilmente non serve alcuna premessa, alcuna introduzione, alcuna spiegazione.

La riflessione sulla quale vorrei attirare la vostra curiosità nasce dalla considerazione che abbiamo di noi stessi e della nostra identità nazionale. Nei giorni scorsi si è celebrato il sessantesimo anno al trono della Regina d'Inghilterra: le immagini che arrivano dai nostri "vicini" di casa sono quelle di una nazione, di un popolo che si stringe attorno alla propria Regina e che dimostra una certa compattezza. Era possibile cogliere la stessa immagine anche in occasione dell'ultimo matrimonio della regale famiglia, quando le piazze di Londra erano gremite di persone per assistere all'evento. Almeno queste sono le immagini che i nostri mezzi di informazione ci hanno dato. Sarebbe il colmo se avessero distorto pure quelle!

Ebbene, di questi tempi, l'Italia pare messa peggio di altri Paesi europei. Problemi preesistenti emergono oggi più vistosamente che mai. La figura dell'italiano medio che ne discende è quella di una persona di mezza età, che bada al proprio interesse economico, senza valori particolari (come la famiglia o il rispetto o l'onestà). Mentre questa immagine ben si addice a determinate personalità di spicco nel panorama italiano, nulla si sa riguardo i "comuni mortali", cioè coloro che, nell'ombra, vivono e mandano di fatto avanti il Paese.

Mi pare che si sia persa l'identità nazionale. Mi pare che non ci siano elementi che accomunano (ad esempio) una qualsiasi persona del Trentino-Alto Adige e una qualsiasi persona della Puglia. Anzi, pare che noi italiani siamo uniti solo quando succedono le disgrazie (come il terremoto in Emilia).
Come si può essere fieri di essere italiani, se non si sa cosa significa essere italiani?

Nessun commento:

Posta un commento