lunedì 13 gennaio 2014

Giovani...avanti!

Prendete due grammi di privilegi, aggiungete un kilo di rimborsi elettorali e mischiate il tutto con un cucchiaino di leggi ad personam. Lasciate lievitare nel forno per qualche legislatura. Risultato? Un paese allo sfascio, disoccupazione alle stelle, fiducia nelle istituzioni pari a zero e allontanamento dei giovani dalla politica. Contornate il tutto qualche pizzico di Tasi...et voilà! Il vostro piatto è cotto e mangiato!

Una metafora che rappresenta lo stato (decidete voi se verbo essere o istituzione) in cui siamo: un pasticcio!

Una situazione davvero preoccupante soprattutto per le generazioni future. Recessione, aziende che abbassano la saracinesca e la disoccupazione che continua ad aumentare (12,7% a Novembre 2013 secondo Istat.it) . Aspetti che non danno speranza ad un paese sempre più vecchio e che ai giovani offre sempre di meno.

Tanti problemi, tante parole e poche soluzioni concrete. Una situazione di stallo, sabbie mobili che hanno trasformato la politica in roba per pochi e per vecchi. Veleno per la società. Roba da eliminare. 

Troppo spesso sentiamo slogan come "mandiamoli tutti a casa", "facciamo la rivoluzione" e "prendiamo i forconi". Manifestazioni violente, blocchi autostradali e bombe carta fuori dalle università. Ma è questa la soluzione per il futuro della nostra amata Italia? 

No, nulla di più sbagliato. Il cambiamento deve essere fatto dai giovani, dalle nuove generazioni. E non con sassi e molotov ma partecipando attivamente in politica! Leggendo giornali e informandosi sulla rete. Da destra a sinistra. Partecipare a dibattiti e porre domande. Nuove idee e confronto con i "saggi". Solo così i giovani posso apprendere e diventare la soluzione. 

I giovani ci sono, hanno voglia di fare. Fate sentire la vostra voce. Noi siamo il valore aggiunto di questo paese e un domani toccherà a noi prendere in mano il timone. Facciamoci avanti. Senza paura.

Questo è l' invito di un giovane per i giovani. Il futuro è nostro, prendiamocelo.

2 commenti:

  1. Il nostro paese urla il bisogno di una nuova mentalità!!...purtroppo i piccoli imprenditori, i giovani laureati,i cinquantenni disoccupati con una famiglia da mantenere perdono la speranza perché lo stato li ostacola! Come si fa a riprenderci il futuro se il paese non ci lascia spazio?

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    1. E' vero che lo stato ostacola, ma dall'altra parte non si fa neanche troppo per farsi spazio! Bisogna guardare quanti sono i giovani che si interessano e/o partecipano attivamente alla politica. Troppo spesso non abbiamo la forza di continuare a lottare per far valere la nostra posizione, il nostro valore! Purtroppo il fenomeno della "fuga dei cervelli" all'estero è la chiara immagine di come sta andando l'Italia. Lo stato non lascia spazio? E allora scendiamo in campo e prendiamoci quello che ci spetta!

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