martedì 14 gennaio 2014

Che ne pensate del ministro Kyenge?

Il ministro Kyenge
La presenza nel governo italiano del ministro dell'integrazione Cécile Kyenge ha causato polemiche e scontri tra le parti politiche fin dall'insediamento di questo esecutivo.

La Kyenge, congolese di nascita e italiana d'adozione e di fatto, si è subito battuta per l'acquisizione della cittadinanza con lo Ius Soli e per una forte politica sensibile all' immigrazione, modifica della Bossi-Fini, abolizione del reato di clandestinità e aiuti agli immigrati.


Manifestazioni e proteste sono sempre al seguito del più discusso ministro del governo Letta. Anche nell'ultimo intervento a Brescia, forze di centrodestra sono scese in piazza per manifestare il proprio dissenso nei confronti della politica della Kyenge. 

Proposta di abolizione del reato di clandestinità e riforma della legge Bossi-Fini. Temi scottanti che hanno letteralmente diviso l'opinione pubblica e il pensiero dei nostri politici.

Fresco fresco è il polverone alzato dal quotidiano leghista "la Padania" che, nell'edizione di oggi ha pubblicato l'agenda del primo ministro di colore nella storia della Repubblica Italiana, accusandola di essere nulla facente. Provocazione che ha subito scatenato la reazione del mondo politico e non. 

Le accuse sono pesanti, in primis il non difendere i diritti degli italiani, mettendo davanti a tutti gli immigrati e scatenando così i più nazionalisti. Tra attachi feroci e insulti la vicenda è sempre in primo piano e non passa giorno senza sentire polemiche in merito, troppo spesso strumentalizzate.

E voi che ne pensate? E' razzismo o puro dissenso politico? Che ne pensate della politica del ministro Kyenge e della possibile abolizione del reato di clandestinità?

Fate sentire la vostra voce!



2 commenti:

  1. Ciao tutti, non me la sento di giudicare l'operato di un ministro, ma posto solo un piccolo commento sulla legge Bossi-Fini: contando che nel 2012 i clandestini sbarcati sulle coste italiane sono stati circa 13000, questo vuol dire che si sarebbero dovuti aprire 13000 processi per il reato di clandestinità; se non sbaglio la maggior parte di questi processi si concludono con la condanna, e la pena è, se non ricordo male, pecuniaria e varia dai 5 ai 10 mila Euro; ma quanti di questi immigrati secondo voi può pagare una cifra simile? Quindi in conclusione, a che mi ricordo, tutto si conclude con l'espulsione del clandestino a cui si vanno ad aggiungere le spese processuali. Quindi a fronte di tutto questo secondo me la legge Bossi-Fini va solamente a intasare la giustizia italiana e a pesare sulle tasche dei cittadini, e in questo momento non lo ritengo opportuno. La legge inoltre ha altri grandi difetti a parer mio ma queste motivazioni ritengo che siano le più condivisibili.
    P.S. Se ho sbagliato in qualche dato o informazione correggetemi pure.

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  2. Devo dire che il tuo ragionamento con i dati riportati non fa una grinza. Oltre al problema della spesa pubblica e dell'aggravo sugli italiani, questo poi si traduce in tasse, parlavi anche del fatto di intasare la giustizia. I processi sono rallentati dalla troppa burocrazia e così anche gli atti giudiziari nei confronti di questi reati ne sono vittime. Detto questo sono del parere che l'immigrazione deve essere regolata con una politica equa, giusta e che non porti ad uno squilibrio (dentro tutti o fuori tutti).

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