martedì 26 febbraio 2013

Le elezioni e il pasticcio all'italiana!

Signore e signori benvenuti al grande spettacolo del circo all'italiana! Si, perché il risultato di questa tornata elettorale lascia davvero tutti stupiti e con tanti, troppi punti interrogativi su quale sarà il futuro del nostro paese.

Partiamo dall'affluenza alle urne. Nei due giorni di elezioni hanno esercitato il diritto/dovere di voto il 75% degli italiani. Ciò significa che il 25%, un quarto degli aventi diritto, non ha espresso il proprio parere. Per protesta o meno questo dato è molto significativo e credo rappresenti la disaffezione che gli italiani provano nei confronti di una politica che negli anni si è staccata sempre di più dal suo ruolo principale.


I leader delle quattro maggiori forze politiche del Paese
Parliamo poi del risultato incerto e dell' insuccesso della coalizione del Centrosinistra che, nonostante abbia  ottenuto il premio di maggioranza alla Camera e un vantaggio invisibile al Senato, non ha i numeri ne la forza per poter governare questo paese. Il PD ancora una volta si è dimostrato un partito che ha fatto di tutto per poter perdere elezioni già vinte. La chiave di volta sono state senza dubbio le primarie che hanno incoronato leader Pierluigi Bersani, mettendo da parte Renzi. Ed è proprio Renzi l'uomo tanto invocato dagli elettori di centrosinistra in questi giorni. Il sindaco di Firenze sarebbe stato il protagonista indiscusso di queste Politiche attirando a sé voti da destra e sinistra. Hanno vinto però i dirigenti di partito e questo non ha giovato al popolo Democratico. A questo si sono aggiunti la zavorra Vendola e il caso MPS. Risultato? Bersani non ha vinto neanche a Bettola, il suo Comune di residenza.

Fanno festa sul web e non solo i grillini del M5S. Quello di Grillo e Casaleggio è stato un vero e proprio boom, tanto è vero che con il 25,55% dei voti alla Camera il M5S è il primo partito in Italia. Il comico genovese ha compiuto un gran miracolo e adesso il futuro del Parlamento e del prossimo Governo dipenderà molto dalla volontà di questa gente. Un risultato eclatante portato dalla rabbia e dalla voglia di protesta degli italiani stufi della vecchia politica. L'entrata in Parlamento dei grillini deve far però paura, perché non bisogna dimenticare che molti voti provengono dai centri sociali di destra e sinistra e dai vari No Tav. Non proprio gente per bene.
Bersani, Grillo e Berlusconi

Sorride invece il centrodestra che dato per morto è risorto e per una manciata di voti non ha sfiorato il colpaccio. Berlusconi si prende una grande rivincita e ritorna da protagonista sulla scena della politica italiana. Il Cavaliere, forte dell'alleanza con la Lega (più che alleanza sembra il matrimonio tra Sandra e Raimondo), recupera e raccoglie un sacco di voti grazie ad una campagna elettorale forte e condotta in prima linea. Poi il fascino della restituzione sull'IMU ha sicuramente influenzato gli elettori. All'interno della coalizione raccoglie un buon risultato il partito Fratelli d'Italia che , fondato poco meno di due mesi fa da Meloni-Crosetto-La Russa, raccoglie la metà dei voti del Carroccio.

C'è poi il professor Monti che riesce ad ottenere seggi e quindi un posto per il rotto della cuffia. Quello di Scelta Civica è sicuramente un risultato sotto le aspettative, soprattutto per chi pensava che Monti potesse fungere da ago della bilancia. Anche qui c'è da sottolineare come il partito sia nato dal nulla nei primi giorni di gennaio. Tira un sospiro di sollievo Pierferdinando Casini, mentre piange sul latte versato Fini che non supera lo sbarramento e non entra così in Parlamento.

Tra i grandi delusi figurano pure Ingroia e Di Pietro, simbolo del fallimento dei magistrati che si dedicano alla politica. Altro flop è Fare per fermare il declino, protagonista di un risultato agghiacciante dopo l'autogol del suo fondatore Giannino.

Di Pietro e Fini, due dei grandi esclusi.
Adesso che l'ingovernabilità è la parola che più va di moda bisogna anche capire come si muoveranno le forze politiche che sono riuscite a conquistarsi un posto in Parlamento. Tanti hanno già pensato a nuove elezioni, senza però mettere in conto che stiamo entrando nel cosiddetto "semestre bianco". Senza ombra di dubbio l'incarico verrà affidato a Bersani che per ottenere una maggioranza dovrà guardare ai grillini oppure cercare di formare il "governissimo" di larghe intese con il PDL. Qualunque cosa succeda sono due i punti cruciali: l'elezione del Presidente della Repubblica e la riforma della legge elettorale, dato che il Porcellum ha mostrato il lato peggiore di sé.

Senza vincitori ne vinti (su quest'ultimo non ne sono proprio sicuro) la situazione italiana preoccupa anche a livello internazionale, tanto che lo spread e i mercati ne hanno subito risentito. 

Nel caos più totale lo spettacolo deve ancora iniziare e noi di Opinion Bakers ci saremo!







1 commento:

  1. Io penso che non si può parlare di vittoria in nessun caso, neanche i grillini possono ridere; e la borsa ce lo dimostrerà nei prossimi giorni

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