domenica 24 febbraio 2013

1...2...3...Ciak si vota!!


Padroni del nostro destino. Finalmente dopo una campagna elettorale fatta di colpi (bassi) di scena e polemiche è giunto il grande momento di andare alle urne, metaforicamente parlando. Tra poche ore infatti il popolo italiano è chiamato al voto per eleggere i rappresentanti in parlamento. Questa tornata elettorale è sicuramente una delle più attese, discusse e osservate dal dopoguerra ad oggi, anche perché dal risultato finale potrebbero nascere conseguenze importanti a livello europeo. In piena crisi economica e politica i cittadini hanno la possibilità, l’unica, di esprimere il proprio parere in assoluta libertà e di questo dobbiamo ritenerci fortunati.

Negli ultimi giorni ho sentito molte persone che hanno deciso di non votare per protesta e sono convinte che questa sia la soluzione ideale per mandare a casa i politici. Non c’è cosa che sia più sbagliata di questa perché il voto, nostro diritto dovere, è l’unica forma attiva che abbiamo per partecipare alla vita politica dello stato (per chi non lo sapesse la nostra è una repubblica parlamentare rappresentativa). Quindi, perché buttare via un’occasione simile?

Certo scegliere è difficile, vi dico che anche io sono in forte dubbio e non so ancora chi voterò. Sulla scheda elettorale di simboli ce ne saranno parecchi e prima di andare nella cabina elettorale è buona cosa documentarsi sulle liste presentate dai vari partiti. Ah, grazie Porcellum per non darci la possibilità di esprimere la preferenza.

In questa gara di fondo, la paragonerei ai 10.000 metri per intensità e durezza, i papabili per guidare il prossimo governo sono fondamentalmente due: l’immortale Silvio Berlusconi (o meglio il fido Alfano) e il democratico Pierluigi Bersani, con quest’ultimo favorito dai sondaggi. A fare da terzo incomodo c’è poi il premier uscente Mario Monti che, con la sua Scelta Civica insieme a Fini e Casini, potrebbe essere l’ago della bilancia in caso di possibili futuri inciucci, ops alleanze,  post-elettorali. Attenzione all’ outsider Beppe Grillo, carismatico comico che dalla satira è passato alla politica. Poi ci sono il fantomatico laureato Giannino e l’ex PM Ingroia. Come direbbe Pirandello sono “sei candidati in cerca di elettore!”. Oltre a questi bisogna ricordare pure i vari Magdi Cristiano Allam (Io amo l’Italia), il Partito Pirata, Casa Pound, i comunisti di Ferrando, la Fiamma Tricolore e chi più ne ha più ne metta.

Come nei grandi ipermercati anche il mercato della politica mette a disposizione l’imbarazzo della scelta, mettendo davvero fine al celebre bipolarismo. Quella del 24 e 25 febbraio è davvero una scelta cruciale per la nostra amata Italia e non possiamo davvero permetterci di lasciarla scappare. Quindi andiamo tutti a votare e se proprio non volete dare il voto a nessuno optate per la scheda bianca.



Destra e sinistra, centro e ed estremisti vari fate la vostra scelta in assoluta libertà. E ricordatevi che il voto utile non esiste. Votate per quello in cui credete!

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